Che botta

Cari amici, questo soggiorno romano più che soggiorno è stato "bagno"....a causa di una bella intossicazione alimentare...non aggiungo altro!

Per il resto non molte novità, se non che qualche mio pezzo lo potrete leggere sull'Avanti, per ora quello sul figlio di Bossi, già apparso nel blog ma rivisitato. Lo trovate qui: "La trota e le lezioni private di Bondi".
 

Discorsi da bar

-Smettila di ringraziare!
-Ma io non ringrazio proprio nessuno.
-Invece sei sempre li a dire grazie a tutti quelli che ti offrono qualcosa. Ti rincoglioniscono di parole e tu alla fine li ringrazi pure. Gli dici si hai ragione, forse mi sbaglio io, forse hai ragione tu.
-Ma io veramente...
-Veramente niente! Proprio un bel niente. Non è vero quel che ti raccontano, non è vero quel che ti danno, hai notato ad esempio le cose che compri? Si rompono tutte. Compri la tv al plasma Hd ready, full Hd, super Blu Ray, per vedere come se fosse nella realtà e non vedi un cazzo perchè si spacca, mentre la tv, quella vecchia, quella che sembra una lavetrice che tu hai messo in camera degli ospiti o in taverna, quella funziona sempre, non si rompe, la puoi lanciare dal secondo piano e lei va al primo colpo, magari dai due botte al telecomando per girare ma va.
-E con questo? Cosa c'entra la tv?
-Centra perchè la tv è un esempio, un esempio stupido per una società stupida, dove gli stupidi ti raccontano la morale, frequentano i salotti e gli intelligenti sono ancora più stupidi perchè decidono di non parlare, snobbano la discussione.
Gli intelligenti comprano la tv al plasma, l'Iphone, le scarpe fatte a mano, si siedono al bar con il giornale, bevono un bicchiere di vino, scambiano due parole con il primo che passa, tanto l'uno vale l'altro perchè sanno di non poter essere capiti e quando gli chiedi "cosa ne pensi della riforma Gelmini?" ti guardano con l'aria snob, con un sorrisino stitico tra le labbra inarcate a formare un ano e ti rispondono "guarda non dico nulla perchè altrimenti mi rovino la giornata".
-Io non capisco.
-Lo so che non capisci, io questi qui invece li prenderei a schiaffi, dalla mattina alla sera, loro e tutti quelli che nella vita non hanno capito che al bar non succede mai niente e che il giornale è carta straccia se non ti fai un'idea di quello che hai letto. E tu sei uguale!
-Che cazzo dici perchè?
-Perchè sei li che non sai se sei fascista, se sei comunista, non capisci un cazzo, ma non è colpa tua, è colpa nostra che abbiamo sposato il consenso celebrale, abbiamo trasformato la dialettica in spettacolo, abbiamo tolto alla comunicazione un interlocutore e voi siete l'aborto che ne esce. Una massa informe di ragazzi che non sa da che parte stare.
-Perchè tu sapresti da che parte stare?
-Certo cazzo. Ma qui non si tratta di stare da una parte o dall'altra, il vostro problema è che non state per niente. E la maggior parte di quelli che ci provano sono capre nelle mani degli stupidi. E tutti dietro da una parte e dall'altro.
-E quindi? Cosa bisogna fare secondo te?
-Non so va, lasciamo stare. Ne bevi un altro tu?
 

Accomodati, buona visione.

Tempo incerto, tempo povero.
Mi capita in questo periodo di trovarmi tra le mani e leggere, per un motivo o per un altro, romanzi ambientati in epoche storiche più o meno vicine. Dalla Spagna franchista, alla guerra di secessione americana, dagli orrori della seconda guerra mondiale, all'epoca delle grandi scoperte geografiche. Tutte queste "storie non comuni" sono condite puntualmente da una grande vicenda amorosa, non necessariamente tra persone, anche rivolta ad un ideale, per il quale il protagonista sembra pronto a morire. Poi non muore naturalmente, perchè la storia, quella letteraria almeno, mi ha insegnato che chi più è disposto a sacrificare la propria vita per una causa, solitamente è l'unico a sopravvivere ad essa, nel senso di stà poi, triste e solo con il suo obiettivo raggiunto, con i soli ricordi messi li a fare da interlocutore.

Mi chiedo allora, alla luce di questi travolgenti fatti, che storia stiamo costruendo, noi, in Italia, in che direzione stiamo andando. Certo non mi mancano né guerre né catastrofi per accendere una fiamma silente, però un ideale, per lo meno da guradare negli occhi di qualcuno che ci crede davvero si. Tanto per sentire almeno di riflesso il fuoco.
Sarà davvero che ci siamo trasformati da cittadini a spettatori, anzi da cittadini a telecittadini, perché la politica la subiamo da monitor LCD e al plasma sempre più grandi e sofisticati, e ancor peggio ci illudiamo di farla con il telecomnado in mano, passando con il pollice da Porta a Porta a Matrix. Incredibile, il dito opponibile che ci ha fatto fare lo scatto evolutivo, ci stà riportando all'età della pietra, cerebralmente, anzi "idealmente" parlando.

Mi chiedo in fine cosa dirà chi verrà, anzi, cosa gli diremo noi prima di lasciare le chiavi: "benvenuto, è tutto in ordine, chiedi e ti sarà dato, nei limiti è chiaro, senza esagerare. Quello è il divano, te l'ho scaldato, accomodati, buona visione".
 

E fanno tre.

Ce l'abbiamo duro! Anzi durissimo! Cosa? Ma il comprendonio naturalmente. Deve aver pensato almeno questo il Senatur quando rispondendo al telefono si è sentito dire che il suo prediletto Renzo non aveva superato per la terza volta la maturità scientifica. Non è bastato lo "studio matto e disperatissimo" a cui sembrava essersi dedicato il ragazzo, né l'ispettore super partes inviato dalla Gelmini per evitare i presunti accanimenti della volta precedente, accanimenti che avevano portato Bossi senior a dichiarare "se fossimo al Sud sarebbe già stato promosso". Invece niente, nemmeno sta volta il figliol prodigo è riuscito a portare a casa l'ambito pezzo di carta, non è bastata la tesina sulla "Valorizzazione romantica dell'appartenenza e dell'identità", l'ispirazione federalista non ha fatto il miracolo e una volta passati alle domande dei professori meridionali e comunisti, Renzo è caduto nei trabocchetti del nemico sudista.
Venti di tensione nella maggioranza. Come perchè? Perchè nella stessa sessione e nella stessa scuola, il diploma l'ha invece portato a casa Davide Ancelotti, figlio di Mister Carletto, allenatore del club più titolato al mondo, il Milan di Silvio Berlusconi.
Fonti vicini ad Arcore dichiarano che le linee telefoniche della villa nelle ore successive alla notizia sono diventate incandescenti, i domestici riferiscono di facce contratte e tese, è trapelata una frase del Presidente, che durante una telefonata con la Gelmini ha esclamato: "cribbio Mariastella, ti avevo detto di mandare il figlio di Bossi a ripetizioni da Bondi".
Seguiremo gli sviluppi.
 

Apatia

Non voglio andare a dormire, ma mi si chiudono gli occhi, vorrei far succedere qualcosa, perchè se succedesse a basta non sarebbe la stessa cosa. Vorrei, potrei ma no: apatia dell'una e trenta.
Forse però me la merito pure, dopo aver corso, pensato, parlato, esattamente in quest'ordine, il far niente me lo merito, anzi il "fa nulla", detto tra me e me: peccato il retrogusto amaro.
 

Ma mi faccia il piacere

Anche se data la tragicomicità e l'area sociale della questione si potrebbe usare anziché l'espressione del grande Totò, la più bassa e sgrammaticata "ma mi facci il piacere" di Fantozzi.
L'Ordine dei Giornalisti infatti, sembra essersi accorto che Mike Bongiorno fa pubblicità, e vuole radiarlo dall'ordine. Bravi, dei segugi. Sono passati solo 50 anni da quando Mike ha iniziato a farla, anzi possiamo dire che la pubblicità l'ha inventata lui (speriamo non mi senta Pippo altrimenti mi querela). Ora la questione non è tanto se toglieranno al teleconduttore il patentino che dal 76' tiene in tasca, ma la pessima figura che l'OdG stà facendo. Anche perchè paradossalmente la notizia dell'istruttoria che si sta imbastendo l'hanno data loro nei giornali. Quindi le possibilità sono due, o come spesso è accaduto i giornalisti per un motivo o per un altro non hanno fatto il loro lavoro, e non si sono mai accorti del problema, o come è più probabile un giornalista un pò a corto di idee e di visibilità ha pensato bene di darsi entrambe in un colpo solo.
La risposta è chi se ne frega, in entrambi i casi.
Non voglio difendere Mike Bongiorno, anche perchè lo trovo simpatico fino ad un certo punto, ma l'onestà intellettuale di chi legge i giornali si.
Dov'è l'incompatibilità tra la pubblicità di una poltrona massaggiante e una professione che non esercita? E soprattutto se è lecito per un giornalista "vendere" un pensiero politico (che sicuramente è meno rilassante di uno schienale vibrante), perchè non può farlo anche con un prodotto commerciale? Giudicate voi, che leggete e ascoltate.
 

Arrivederci Roma

Vorrei scrive come penso. Vorrei scrivere a flusso di coscienza, c'è chi l'ha fatto, non mi è piaciuto e non mi piace quando lo faccio io.
Allora mi tocca abbassare il volume della musica, far tacere Cesaria Evora, perchè il suo Besame Mucho non mi concede di fare altro, magari metto Cincotti che anche se non sono mai stato a Philadelphia a qualche posto devo dire Goodbye pure io.
Allora dico Goodbye a Roma e tutto quello che mi ha lasciato dentro e a quello che invece si è tenuta e non mi ha voluto restituire, perchè Roma è un pò così, ti porta via qualcosa e non te lo da più al di fuori delle sue mura.
E' parecchio che non scrivo perchè mentre ero a lì me la sono goduta, sono uscito come mai, ho visto tutti quelli che potevo e volevo vedere, ho progettato ritorni obbligati in modo da non dire addio.
Allora arrivederci a tutti, fra un mese scarso sarò ancora li, che lo vogliate o no mi avrete ancora tra i piedi per qualche tempo.
Intanto chi mi doveva mancare già mi manca, altri invece per niente; lo dico tanto perchè non crediate che la lontananza mi abbia fatto diventare meno stronzo.
 

Caput mundi


Sono tornato nella capitale. Grosse novità! Strisce bianche sotto casa il che vuol dire parcheggio gratuito e selvaggio. Finalmente, non ne potevo più di taroccare concessioni per disabili o di girare per ore...
Comunque per ambientarmi sono andato subito a spararmi una bella carbonara con tanto di vino "de li Castelli".

Il barbone che vive sotto casa mia, di cui non credo aver mai parlato, sta sempre peggio. Nel senso che ha più o meno la mia età, ma dimostra il doppio degli anni, lo vedo prosciugarsi giorno dopo giorno, vedo i vestiti che gli diventano sempre più larghi addosso. Lo sguardo sempre più perso e cattivo.
Io gli ho portato un giaccone pesante e qualche maglione, ma niente di più. La mia solidarietà finisce qui, non so fare o forse non voglio fare di meglio. Ho visto che dietro i bidoni della spazzatura dove dorme c'è una pianta, dentro un vaso che prima era vuoto. Probabilmente la sua unica compagnia. Io sarei già morto da tempo.

Va bè, per il momento non ho altro da dire.
 

God Bless America

Mio nonno non ha mai amato gli americani, e certo non inizierà ad amarli con Obama, ma oggi mentre mangiava il tacchino e si diceva contento che fosse un giorno feriale e che quindi stavamo facendo loro una specie di dispetto, mi ha detto che è soddisfatto di come sono andate le votazioni. Sono d'accordo con lui. Mi è piaciuta la vittoria di Obama, mi è piaciuto il suo primo discorso da presidente designato, mi sono piaciute le migliaia di persone nelle piazze di tutto il mondo, mi è piaciuto moltissimo ascoltare le parole del grande sconfitto Mc Cain che forse più della vittoria del rivale mi hanno fatto intendere la grandezza del sistema democratico americano. Vedere che uno sconfitto si complimenta sinceramente con il contendente, si mette a disposizione e pronuncia le parole "io ho sbagliato" non è cosa da tutti i giorni, certo non è cosa da italiani. Infatti nel Bel Paese abbiamo preso la palla al balzo e abbiamo utlilizzato la corsa alla Casa Bianca per strumentalizzazioni di bassisima lega, da una parte e dall'altra, abbiamo continuato a sbagliare. Obama e Mc Cain, oltre a farci vedere che "il sogno americano" è ancora vivo e vegeto ci hanno dimostrato che la politica è un affar serio, che le elezioni sono un punto di partenza per chiunque le vinca, un braccio teso del popolo che tocca la spalla di chi viene designato, sono un giudizio inappellabile.
Le elezioni in America sono elezioni e basta, in Italia sono un intermezzo di una campagna elettorale costante e confusa, di un gioco al discredito e al massacro.
L'America, con le sue contraddizioni, con le sue follie, ci ha comunque dato una lezione di stile, di democrazia e di lealtà politica.
Allora, non se ne dispiaccia mio nonno, viva Obama, viva l'America, viva gli americani e via "il sogno americano".
 

Sogno o son desto / Usa 2008

Questa mattina mi sono svegliato con l'amaro in bocca, che sarebbe anche normale se la sera prima fosse stata una delle solite. Ma non è stato così. Mi sono svegliato con l'amaro in bocca in senso figurato. Insomma ero infastidito da un sogno che avevo fatto, il problema è che non me lo ricordavo. Dal dentista però mentre mi infilava le dita in bocca e l'aspiratore incollato alla lingua faceva il rumore del caffè che sale nella moca, mi è ritornato tutto in mente.
Che sogno pazzesco, ero incazzato come una bestia, litigavo con tutti, genitori, nonni, amici, passanti, spaccavo porte e lanciavo cose, andavo su e giù per le stanze di casa e rovesciavo tutto quello che mi capitava a tiro, praticamente un indemoniato. Il motivo? Non lo ricordo: ma domani torno dal dentista.

Elezioni americane. Quasi tutti fanno il tifo per Obama, forse in cuor suo lo fa pure Bush giusto per andargli in culo a Mc Cain che ha evitato l'investitura ufficiale come la peste. Io penso che vinca chi vinca non cambierà molto, soprattutto per quel che riguarda la politica estera, al di là di quel che dicono Frattini e Veltroni in questo momento a Matrix, l'America dovrà continuare a fare l'America e riprendersi la leadership mondiale che vede sfuggire sempre di più dalle mani.
Magari nel caso vinca Obama, e vincerà Obama, gli Usa inizieranno ad impostare realmente un dialogo con le altre componenti mondiali, ma certamente non si verrà via dall'Afghanistan o dall'Iraq nel giro di poco tempo. Sarà interessante vedere invece come Obama gestirà il rapporto con Iran e Russia. L'Italia dal canto suo non potrà far altro che continuare a fare quello che ha sempre fatto.


Curiosità. Nostradamus parla della fine del mondo dopo l'elezione del Papa nero. Il Papa ai tempi del veggente era il "capo del mondo", e il presidente degli Usa non era certo contemplato, quindi trasportando l'oracolo ai tempi odierni: "con il capo del mondo nero, sarà l'inizio della fine". Io una grattatina me la sono data, anche se penso che Obama non è che sia poi così nero, anzi forse è più bianco di certi bianchi...
 

Buon halloween

 

Dio e (è) coscienza(?)

Il problema è la soluzione, penso questo e non posso pensare diversamente. Questo è quanto in merito alla coscienza: il pensiero che pensa se stesso.
L'unico tratto che da organismo animale c'ha fatto organismo umano, c'ha staccato dalla natura, c'ha rinchiuso in contenitori sociali globali, c'ha reso schiavi con l'illusione di essere liberi.
Ma coscienza è opportunità, è possibilità di valutare, di definire per se stessi e per l'altro, coscienza è creare una struttura all'io , una forma, un impasto malneabile di contorno al centro portante.
Coscienza è percepire le categorie bene e male, le loro sfumature, le loro contraddizioni, mutandone i canoni. E' spazio dell'anima, fa parte di quel non luogo della mente che ci porta a credere d'esser al di sopra persino delle leggi di natura, che osserviamo, studiamo e cataloghiamo nella nostra e nelle altre specie. La coscienza è la salvaguardia dell'anima è lo scatto evolutivo, è il dito opponibile del non materiale, del percepibile.
E' una strada tortuosa dove per forza di cose si arriva ad incontrare Dio, non fosse altro che per lasciarlo sul ciglio o per camminarci affianco.
Il problema è proprio nel rapporto tra la coscienza e Dio, tra entità astratte che hanno la presunzione e la necessità di determinare il concreto.
 

Dal dentista

Intanto le sale d'attesa dei dentisti puzzano tutte di pacato terrore. Non che ne abbia frequentate molte, ma quel paio che ho visto o le trovi vuote o con due o tre persone che ti salutano appena entri con un sorriso isterico, della serie "l'unione fa la forza". Che poi la vera attesa è prima, da quando chiami e prendi l'appuntamento, anche se sai che è solo un controllo cominci ad avere paura: e se mi trova una carie? E se mi deve trapanare ovunque? Magari ho sfiga e devo togliere tutti i denti. Insomma le pensi sempre tragiche anche se non hai nessun dolore. Io almeno sono così, piuttosto di andare dal dentista preferirei andare a cena con Pasquale Laricchia e una delegazione di Amici di Maria De Filippi. No forse ho esagerato, gli Amici della De Filippi sono davvero troppo, meglio il dentista.
Comunque entro:
-Ciao Alessandro, come va? E' un pò che non ci vediamo?
-Eeee, bene, insomma, stavo meglio a casa, ma eccomi qua. Lei, tu?
Non so mai se dargli del tu o del lei, primo perchè è giovane e secondo perchè mi mette le mani in bocca, più confidenza di così non si può.
-Facciamo un controllo, la pulizia e poi sei tranquillo.
Ecco, penso, me l'ha tirata! Sono spacciato.
-Ok.
-Apri grande.
Si, lui per dire apri la bocca dice "apri grande", per chiudere "chiudi stringi". Ognuno ha le sue, io dico "prosciutto chiaro" e "prosciutto scuro", quindi non giudico di certo per questo.
Fatto sta che comincia la visita, silenzio, io lo fisso negli occhi per captare ogni possibile pensiero, ma niente, vedo solo concentrazione, poi ad un certo punto vedo il sopracciglio destro che gli si inarca come ad Ancelotti e sento che da sotto la mascherina parte un "mmm". Cazzo penso, sono fottuto.
-Vedi Alessandro, i tuoi denti sono perfetti, sanissimi.
Penso che sono strafottuto.
-Però...
Visto cazzo che avevo ragione, però cosa?
-Però c'è una carietta!
Che cos'è una carietta? Una carie sfigata perchè l'abbiamo beccata subito? Si.
-La eliminiamo in un attimo, diciamo che è allo stato embrionale.
Allo stato embrionale? Cos'è in un mese? E se è in tre? Come facciamo? Chi glielo dice alla Chiesa delle carie?
-Però vedo che hai anche la gengiva un pò irritata, quindi devo farti un trattamento disinfiammatorio, e questo ti farà, forse un pò male.
E siamo a due "però" e il secondo fa pure più male del primo.
-Capisco. E' necessario farlo? Nel senso, se curiamo la "carietta" l'infiammazione non passa da sola? Oppure non possiamo aspettare di vedere cosa succede e decidiamo poi?
Almeno un pò provo a buttar giù una difesa, per quanto sommaria ma pur sempre una reazione.
-Sei tu che decidi. Io però ti consiglio di intervenire facendo tutto, evitando possibili rischi in futuro, magari complicanze più gravi. Sarebbe un peccato, ma sta a te decidere.
Poi fa lo scorretto, prende un modello in plastica di una mandibola e inizia a dirmi che quella è la mia bocca, alla fine dopo un volo pindarico di possibilità cosmiche, improbabili, difficili, previsioni da qui a dieci anni, conclude toglienodo un paio di denti e dice che se non faccio quello che dice, tra dieci anni o forse prima potrebbe finire così.
-Ok facciamolo, basta che metti via quella roba.
Alla fine il dentista ti frega sempre, anche con le cariette. Figuriamoci con una carie vera!
Ma soprattutto dov'è finita l'infermiera con la gonna corta che c'era l'ultima volta?
 

Indovina il giorno

-Indovina il giorno.
-Quale giorno?
-Quello in cui tutto questo finirà.
-Perchè deve finire? Non ci credi?
-Finirà. Finirà proprio perchè ci credo, è l'amore. Finisce.
Tira le lenzuola sopra la bocca, tra naso e labbra, in quella linea tra baci e profumi che amo di lei, che è la sua magia su di me.
-Non piangere.
-Non sto piangendo e non piangerò. Ti conosco. Ti amo. Lo sapevo già.
-E' per questo che stiamo insieme. Nonostante tutto, nonostante i limiti dell'amore. Nonostante il niente. Ma è questo il bello.
-Il bello di cosa?
-Dell'amore.
-Perchè?
-Perchè solo l'amore vero, come il nostro, porta a niente.
 

La mosca appesa

C'era una mosca appesa. Dico c'era perchè non c'è più e mosca perchè suona meglio nel titolo rispetto a moscerino. In realtà era un moscerino. Va bè. C'era un moscerino appeso sul poggiolo della mia macchina, dalla parte del guidatore. Era li da un pò, almeno due settimane, fermo immobile, probabilmente morto, secco. O forse in letargo, sempre che i moscerini vadano in letargo. Il secondo giorno ho iniziato a rispettarlo, a pensare che l'avrei potuto spazzare via quando volevo, cacciarlo con un semplice gesto, magari abbassando completamente il finestrino facendo entrare un vortice d'aria al quale sicuramente non avrebbe retto. Ma non l'ho fatto. Ho iniziato anzi a controllare appena salito in macchina se c'era ancora. E lui era sempre lì. Immobile nel suo millimetro quadrato di mia proprietà.
Questa mattina però ero di fretta, avevo altro per la testa, non l'ho badato, poi tornando dal lavoro mi è venuto in mente, sorpresa: sparito.

 

Leon che nome cazzuto

E' cazzuto per davvero. Non tanto perchè chiamare una persona Leone sia cosa così orribile, sempre meglio di Basiglio (come cantava qualcuno), quanto perchè Leon-Leone, non c'entra proprio nulla con il personaggio di sicario a cui è riferito.
Possibile? E pure è uno dei film che preferisco, fosse solo per la scena "adoro questi brevi momenti di quiete prima della tempesta", ma la realtà è la realtà. Il Leone è si il re degli animali con tutti gli annessi e connessi, ma non caccia, lo lascia fare alle donne, lui aspetta il pranzo, se proprio muore di fame si scomoda, non prima.
Poi non si prende cura di nessuno, tanto meno dei "cuccioli abbandonati", anzi, solitamente se può se li mangia, mica si sacrifica per loro. Quindi o cazzuto sta davvero per "non centra un cazzo" o se sta per "che figata di nome per un sicario", qualcuno me lo deve spiegare.
 

Secondo coscienza

Ho pensato cose. Le ho pensate e basta. Ne ho dette altre, strano non mi capita quasi mai. Succede che dico e basta, come un flusso, poi chi se ne frega del dopo, le facce che mi guardano un pò smarrite mi fanno capire che sono stato sincero. La sincerità fa facce smarrite in torno, mezzi sorrisi e mezzi musi, mezzo tutto, perchè anche tu non sei più convinto d'aver fatto così bene a parlare in quel modo.
Che fregatura la sincerità, che fregatura la morale, con la bugia dell'essere secondo coscienza ti taglia in due, ti lascia metà appunto. Che poi l'essere secondo coscienza impone la bugia, quasi sempre, a pensarci bene.
 

Attorcigliato

E poi crollo, esausto nel letto, con tutti quei pensieri, miei, che rimangono aria e nebbia nella testa. Mi attorciglio le coperte addosso tentando di eliminare ogni possibile spiffero, ogni sacca d'aria, ogni collegamento con l'esterno, tanto per rimanere lì.
Solo con i miei pensieri.
 

La borraccia della discordia

Sono andato da Candido. Lo scrivo perchè è giusto scriverlo, vi ho rotto talmente le palle con sto Cannavò che mi sembra corretto darvene conto, anche se l'esperienza non m'ha regalato quel brivido che immaginavo, come tutte le cose che idealizzo troppo del resto.
L'ho "intervistato", le virgolette son d'obbligo, un pò perchè non credo di essere stato un bravo intervistatore e un pò perchè lui parla a ruota libera di ciò che gli pare, facendo chiaramente intendere che interromperlo non è la scelta migliore.
Ora non fate i giornalisti del cazzo pensando "io al suo posto probabilmente in un modo o nell'altro mi sarei fatto valere di più", stronzate e in fondo lo sapete e il fatto che siete Mr. Cazzo di Nessuno mette una lapide sopra le vostre velleità.
Forse ho esagerato, forse per tenervi con me vi avrei dovuto trattare meglio, in fondo mi clikkate, in fondo sono perchè avete deciso che io sia, amen, secondo me vi piacerò comunque.
Detto questo posso dirvi due cose:
-Cannavò è arzillo ma non troppo, non sto dicendo rincoglionito, ma iniziare a parlare di box, quando hai chiesto di ciclismo certo non è il massimo.
-La foto storica in cui Bartali e Coppi si passano una borraccia e non si sa chi la porga a chi è stata montata ad arte. Nel senso che la borraccia l'ha passata Bartali a Coppi e festa finita. "Ma questa è una cazzata, lo sanno tutti che è stato Bartali a passarla a Coppi, era carino e utile montare una storia sopra e mantenere il mistero", "Fanculo non lo sanno tutti, lo sai tu e chi ha montato la storia,va bè". (non avrei mai fatto questa domanda al direttorissimo se non me l'avesse suggerita Mr.Claudio T.).

Detto questo ho altro per la testa, né direttori, né quotidiani rosa.
Forse ho bisogno di un doppio, non so di che alcolico ma sicuramente doppio.
 

Tra il dire e il fare

C'è di mezzo "e il". Come canta Elio, tra quei due verbi, che dopo il verbo essere, rappresentano i verbi per eccellenza, ci sono solo altre due parole. Sembra poco? Non è poco. Sono proprio due parole in più o in meno che spesso mandano tutto all'aria, due parole sono tanto, troppo, oppure nulla. Mi vine in mente un detto che mi sa da mafia che recita "una parola è poco e due sono troppe". Mi piacerebbe avere solo le parole dire fare, scritte e pensate così, senza congiunzioni, trattini, virgole o articoli interposti. Dire fare, anzi: Dire Fare, entrambi maiuscoli. Anzi: DIRE FARE, in stampatello maiuscolo, come alle elementari quando si scrivevano così le cose importanti, oppure in memoria del fatto che abbiamo imparato tutti scrivere in quel modo, in grande, chiaro, leggibile, senza la possibilità di particolari vezzi. DIRE FARE, termini da fissare, da imparare a gestire, da mettere in pratica, da metabolizzare.
 

Alla Snai non vinci mai?

Come dice il maestro Tinto Brass, nella vita l'importante è il culo. Come non dargli ragione dopo aver vinto una discreta somma alla Snai, non tanto per la vincita in sè, ma perchè è arrivata a causa di un errore dell'operatore a cui io e il mio socio a delinquere Ale Ferro abbiamo dettato le partite da giocare. Ci siamo quindi ritrovati tra le mani una schedina perdente per noi, ma in realtà vincente. Prima di strapparla, maledicendo la vitoria del Villarreal, ci siamo accorti che questa partita nella nostra schedina era sostituita da un bel pareggio tra Fenerbahce e Dynamo Kyiv che puntualmente è arrivato... Ecco perchè nella vita ci vuole culo!
Ringrazio Ale per avermi convinto a non giocare la Juve vincente e me stesso per aver convinto lui del pareggio casalingo della Fiorentina.
Ohhhh non fatevi idee strane, abbiamo vinto 200 sacchi a testa, non è che siamo diventati milionari, quindi potete tranquillamente continuare a pagarmi da bere...
 

Un ringraziamento

Grazie mamma che mi hai fatto milanista...


Che dire di più...
 

Il commesso

Non si finisce mai di imparare, imparare quanto si è odiosamente stupidi.
Ieri sono andato alla Feltrinelli, per consumare il mio bonus di 30 euro in un paio di libri che da un pò di tempo volevo comprare. Come mi capita spesso, una volta entrato in quella Babele, mi dimentico l'autore e il titolo di entrambi. In realtà più che dimenticarmi queste cose mi capita che mi spariscano completamente dalla testa quando mi servono, per poi rispuntare improvvisamente quando ormai ho comprato altro.
Mi giro un attimo e vedo Dialma che stringe tra le mani uno di questi due libri e dice solo: "mi ispira, a te?". Io penso che queste sono le cose belle della vita, e mi rimbalza per la testa un verso di un'inflazionatissima canzone di Cocciante.
La fortuna è dalla mia. Decido che devo trovare anche l'altro titolo.
Vado dal commesso con il cartellino attaccato, sul quale potrebbe esserci tranquillamente scritto "stronzo chi legge", tanto non lo leggerò mai, perchè non mi interessa niente del suo nome, nè della sua vita, solo del mio libro, il resto è merda.
Lo studio un attimo mentre svuota uno scatolone pieno di Paolo Giordano, mi viene in mente la commessa del supermercato sotto casa che riempie gli scaffali di Loacker, mi convinco che non sarà in grado di aiutarmi, ma vado.
"Senti, probabilmente non saprai aiutarmi -si ho detto proprio saprai, come se il mio non sapere implicasse necessariamente anche il suo-, sto cercando un libro di quell'autore americano che si è suicidato qualche giorno fa".
A questo punto lui dice: "David Wallace, ti faccio vedere quello che abbiamo". Lo seguo sentendomi un idiota, soprattutto perchè mentre mi parlava non ho visto nei suoi occhi l'orgasmo multiplo provocato dal dimostrare ad un arrogante cliente come me che su quel cartellino c'è scritto "sei stronzo, anche se non leggi".

Per la cronaca i due libri che ho preso sono:
-Il bar delle grandi speranze, di J. R. Moehringer.
-Oblio, di David Foster Wallace (di cui difficilmente dimenticherò ancora il nome).
 

Social Network or Not Social Network?

Dove ci porteranno i Social Network con in testa al gruppo Facebook?
Ecco la risposta!




P.S. Scrivo da Pordenone....domani mattina giuro che torno a Roma...
 

Si riparte


Questo fine settimana è volato, tra Pordenonelegge e serate tra amici è già ora di ripartire.
Purtroppo il Direttorissimo de "La Gazzetta dello Sport", oltre ad un buffetto sul viso e un "vieni a Milano che facciamo con più calma e ti mostro anche l'ambiente", non mi ha potuto concedere. Effettivamente non c'è stato il tempo materiale.
Oggi invece giornata relax, pranzo dal Marzu con livello alcolico da non sottovalutare, giochi in giardino con il coniglio Noe (non ho dimenticato l'accento sulla e, si chiama proprio così) e giornata sul divano a guardare le partite. In serata pizza e birre nel pied a terre del Dema, che ribattezzerei "ah se quelle mura potessero parlare!", con relativo scontro risurrezione Milan-Lazio, ed ora sono qua a scrive, con poca voglia di fare le valige e di mettermi in viaggio domani.
 

All'anima della Golf

Non con qualche brivido ieri sono arrivato verso le 20.30 a Pordenone. All'altezza di Orte, praticamente appena partito, la mia Golf ha iniziato a borbottare e ho temuto il peggio. Saggiamente non mi sono fermato, memore del detto "chi si ferma è perduto", ho solo rallentato, ho spento la radio, le ho accarezzato il cruscotto rimuovendo un delicato strato di polvere, le ho sussurrato parole dolci dentro le bocchette dell'aria, l'ho spronata "dai che ce la fai, non fare scherzi, non farmi questo, quando arriviamo ti porto a lavare". Dopo poco si è ripresa, con decisione il motore ha ricominciato a girare e ha smesso di borbottare, e allora via, verso pordenonelegge, verso Friuli Doc, verso il torneo di biliardo che, contro ogni previsione, avrei vinto.
Riflettendo su quanto accaduto ho capito che era stata solo colpa mia, il giorno prima infatti, entrando in auto, ho afferrato il volante intiepidito dal sole e le ho detto: "hai sentito che è uscita l'ennesima nuova Golf dopo di te? Stai diventando proprio vecchia, forse è ora che ti mandi in casa di riposo!".
L'ho ferita, e lei mi ha voluto mettere in guardia sul fatto che si può vendicare.
 

Su e giù

Domani si torna a Pordenone, e l'idea di lasciare una notte la casa di Roma in mano a Marco un pò mi terrorizza, ma ormai è deciso....speriamo bene, speriamo di non trovare al mio ritorno un mucchio di cenere con un bel cartello con sopra scritto "cazzo, scusa, mi sono dimenticato il gas acceso"! Comunque, dicevo, si torna a Pn, per parlare con Cannavò che a dispetto del ritratto della gentilezza che vi ho accennato io, amici che hanno avuto a che fare in passato con lui per motivi simili, me l'hanno descritto in modo completamente diverso. Staremo a vedere, vi racconterò.
Spero di essere a casa per le 21.00, alle 21.30 inizia il torneo provinciale al Giada a cui conto di partecipare, anche perchè Hermann dice di aver scelto quella data proprio per permettermi di giocare (ma non intendo dirgli grazie perchè lo conosco troppo bene per pensare che sia vero o per lo meno che sia l'unico motivo...).
Venerdi appunto speriamo in Candido anche se mi sa che mi dirà di vederci o sabato o domenica e poi via di nuovo a Roma per fare lunedi l'esame di teologia morale.
Si accettano le scommesse su quante cose di queste riuscirò fare, la partecipazione all'esame ad esempio è pagata 10,00.
Vi terrò aggiornati.

P.S. Stavo dimenticando la cosa più importante: si raccolgono adesioni per partecipare al Friuli Doc 2008 sabato sera!
 

Fantadomeniche

Cari lettori, il campionato oltre ad essere iniziato nel "mondo reale" è iniziato anche in "Matrix".
Questo blog infatti può vantare la sponsorizzazione di due fanta-team, in due campionati differenti naturalmente. Archiviata la parentesi di F.C. Castigamatti nel campionato di Hattrick infatti, il Cda di Hofattotardi ha deciso di scendere in campo alla grande, occupandosi della gestione totale dei suoi giocatori.
Le squadre portano entrambe lo stesso nome, Hofattotardi F.C., una però gareggia nel Magic Campionato de "La Gazzetta dello Sport" mentre l'altra nel campionato FantaLumsa, di quest'ultima potrete seguirne le gesta nell'apposito Blog ,(che sarà sempre raggiungibile dalla lista del BLOGROLL),creato dal presidente del Gandhi Team. Anche se la partenza per queste due squadre non è stata delle migliori la dirigenza fa sapere che si è trattata di una serie di contingenze negative, tra cui l'impegno di molti titolari con le rispettive nazionali.
Buon campionato a tutti.
Mi unisco a Mr. Claudio T. (anch'egli iscritto a Macic Campionato), nel porgere un affettuoso e caloroso saluto di buon lavoro ad Alessandra Balletto: "la giornalista del prima di andare a letto".
A tal proposito, ho fatto una piccola ricerchina per immagini su Google e ho scoperto che la nostra giornalista preferita, non è proprio quel che si definisce una Vergine...
 

11 settembre

Sono passati sette anni. Erano le tre del pomeriggio, squilla il telefono.
-Ale accendi la tv.
-Cosa c'è papà? Dai sto per uscire.
-Accendi la tv.
Rai 1, Rai 2, Rai 3 niente. Rete 4: Fede più agitato del solito è davanti al video wall che ritrae un grattacielo in fiamme.
"Queste sono le prime immagini che ci giungono grazie alla Cnn, non sappiamo ancora bene cosa sia accaduto, ma dalle prime ricostruzioni un aereo dell' American Airlines si è schiantato su una delle due torri del World Trade Center".
E' un disastro penso, continuo a guardare seduto vicino alla tv. Guardo in diretta quello che di solito vedo in differita in qualche trasmissione. Sento l'adrenalina, come quando ho visto filmati di uragani e dighe in frantumi. Passano pochi minuti. Vedo con i miei occhi un altro aereo che si infila sulla torre accanto. Cazzo penso, è un attacco.
"Incredibile, non ci sono parole per quello a cui stiamo assistendo, è chiaro però che l'ipotesi che si tratti di due fatalità sono minime se non nulle: gli Stati Uniti d'America, sono sotto attacco, sono in guerra".
Arrivano le prime conferme, ci sono altri aerei dirottati in volo, uno si sta dirigendo verso Washington. Un aereo si infila nella facciata del Pentagono.
"L'America è sotto attacco terroristico, il presidente Bush è sull'Air Force One scortato dagli F-16 per essere portato in una località segreta".
Oltre a pensare "cazzo!" aggiungo anche "merda!". L'eccitazione data dall'adrenalina lascia lo spazio alla paura, al panico. E' la prima volta nella mia vita.
Cade un altro aereo in un campo, si dice sia stato abbattuto dalle forze della Difesa.
Guardo e basta, svuotato, impaurito, pronto a scappare da qualcosa. Mi convinco che siamo in guerra, che da ora in avanti sarà un crescere di allarmi e attacchi. Dicono che il mondo occidentale è in allerta, tutte le forze dell'ordine sono in allarme rosso. Penso ci siamo. Vivrò una guerra. Attaccheranno anche noi, abito a pochi chilometri dalla base USA di Aviano, la bombarderanno anche se non ho ben chiaro il perchè.
Aspetto impotente davanti alla tv. Capisco il significato di "telespettatore". Ascolto nei minuti e nelle ore successive parole che prima mi avevano sfiorato, alcune mai sentite, che da quel momento non mi abbandoneranno più, che sentirò ripetere in continuazione: terrorismo, Bin Laden, World Trade Center, armi di distruzione di massa, Talebani, guerra santa, Al Quaeda.
Penso che forse morirò, insieme alla mia famiglia, spazzato via da una bomba, per una guerra non mia e senza nemmeno sparare un colpo, senza potermi difendere, sento salire la rabbia, penso al mia cane, forse lui si salva. Passano le ore. Si prova a ricostruire cosa è successo, cosa non ha funzionato, si cercano colpevoli, arrivano altre immagini, si iniziano a stimare i morti: saranno molti di più.
 

La fine del mondo

Cari amici, cari conoscenti e cari nessuno. Scrivo questo post, in fretta e furia, perchè potrebbe essere l'ultimo. Domattina infatti al CERN di Ginevra, si tenterà di generare il "frammento di Dio", attraverso l'acceleratore di particelle più grande del modo, ovvero un big bang in scala ridotta che permetterebbe di assistere, a quella che si presume l'origine della vita.
Tutto nella più totale sicurezza fanno sapere da Ginevra. I catastrofisti invece, sostengono che "l'esperimento del secolo" genererà un buco nero che si inghiottirà la terra, compresi tutti i suoi simpatici abitanti, quindi la maggior parte di voi si salverà, mentre io sarò sparato in qualche meta-dimensione e i miei atomi si allungheranno e contorceranno per l'eternità.
Quindi ecco il post. Tanto per lasciare l'ultimo segno tangibile di me, nel caso sti iettatori l'avessero vista giusta.
Ah dimenticavo, visto che potrebbe essere l'ultimo post, fatemelo dire: andate tutti a fare in culo!

Notte, riposate bene, mettetevi comodi, potrebbe essere per sempre.
 

Video post

Post pigro. 3 video da YouTube.

Il primo l'ho caricato io ed è una delle migliori testimonianze del Mughini commentatore calcistico a controcampo.



Il secondo me l'ha girato Mario B. ed è una meravigliosa video brusciure che finalmente ci svela il significato dei disegni che incontriamo sull'aereo.



In fine il terzo è una simpatica filastrocca interpretata (non so se anche ideata), da Andrea Bocelli.

 

Pronto, sono Candido...

...Candido Cannavò. Ebbene si, ieri a pranzo, mentre masticavo il mio hamburger di tacchino (pessimo per altro) e finivo le patate della sera prima, squilla il cellulare. Guardo: numero privato. Rispondo? Non rispondo? Sarà il Dema che è tornato a Pordenone (non è in elenco), sarà qualche seccatura da Roma, sarà qualcuno che mi propone l'ennesimo lavoro non retribuito, sarà quel che sarà . Non rispondo. Terzo squillo, arriva il sapore del tacchino alle papille gustative giuste: rispondo.
Non so come spiegare bene la situazione, ma alzare la cornetta e parlare con Candido Cannavò, solo perchè gli ho mandato una mail chiedendogli un appuntamento per parlare di ciclismo, non mi sembra così scontato. Diciamo che per me è stato come se:

- Mario ricevesse una telefonata di Hu Jintao che dicesse: "sai ho pensato a te per gestire l'economia della Cina".

- Christian fosse chiamato da Livio Suppo: "vedi che per sostituire Melandri sei proprio l'uomo giusto".

- Marco da Bill Gates: "è vero che lascio, ma per affidare tutto a te che sei il mio preferito".

- Luca dalla Mary: "guarda che vado in pensione, l'azienda è completamente nelle tue mani".

- Ale Ferro da Meteo 2: "vorremo che fossi tu a dare le previsioni del tempo in prima serata".

- Il Gabro da Jean Claude Van Damme: "ti ho chiamato solo per dirti che i tuoi addominali sono migliori dei miei".

- Il Dema dal Moulin Rouge: "vorremo ti occupassi della selezione delle ragazze".

- Mr. Claudio T. da Moratti: "huè, a mè lo special one mi ha già rotto i maroni, penseghe tì con l'Inter".

Credo di aver reso l'idea.
"Pronto, sono Candido, Candido Cannavò. Ho ricevuto la tua mail. Ho provato a mandarti un messaggio, ma non so perchè non riesce ad inviarlo, così ho visto che avevi messo anche il numero di cellulare e ti ho chiamato, segnati il mio numero, 33.......".
 

L'utima cena...


Prima della prossima naturalmente. Ieri sera, chi non era già partito, ha partecipato ad una cena di saluto dell'estate. Abbiamo archiviato la stagione in un bel ristorantino, mangiando all'ombra della maglia autografata di Massimo Maccarone, (per gli amici Big Mac, e io e Caio non siamo suoi amici). Mix di antipasti, tagliata, patate al forno, pomodori e dolci della casa, tutto bagnato da del buon vino rosso e qualche giro d'amari.
Poteva finire li?
Purtroppo Mario è dovuto tornare alla casa-base subito dopo cena, mente io e Mr.Claudio T. abbiamo accompagnato il Marzu in SADIS, perchè quando l'azienda chiama il capo risponde!

Naturlamente non c'è stato verso di farsi regalare nulla, nemmeno una rivista culturale. Abbiamo lasciato il cuore su "Intime inserzioni" o sul DVD per ragazzi "Fetish Girls", ma niente, il Marzu ha tuonato no, e no è stato, con la scusa che poi gli editori se la sarebbero presa con lui della mancanza di quei capolavori in resa!
Naturlamente non siamo riusciti a portare a casa nemmeno il pacco Europass 2008, con dentro il pallone degli europei. Qui almeno però siamo riusciti a strappare due tiri tra i bancali nel capannone nuovo...come documenta il video qui sotto...



Comunque questa lezione ha confermato a me e Mr. Claudio T. la tesi che "più ne hanno....meno ti danno...." e li chiamiamo amici!
 

L'estate sta finendo

E un anno se ne va, sto diventando grande, lo sai che non mi va... cantavano i Righeira, che fossero un gruppo appena nato, con quel nome, ci sarebbe da pensare male.
Comunque l'estate sta veramente arrivando al capolinea e le vacanze sono proprio finite.
Quindi facciamo un riassuntino.

SPIAGGIA. Abbastanza. Nulla di particolarmente entusiasmante visto che ero a Lignano, ma comunque non male. Diciamo che da sotto l'ombrellone l'acqua sembrava azzurro cielo e i culi che ciondolavano in lontananza non si presentavano male, poi ti avvicini e il mare si svela per quello che è, e la maggior parte di quei fondo schiena femminei diventano opere d'arte post moderna che mai ho apprezzato molto: può piacere. Fortunatamente Dialma mi ha suggerito di andare in spiaggia con gli occhiali, abbandonando le lenti a contatto, in modo da poterli sfilare all'occorrenza per prolungare le mie illusioni. Quando si dice l'amore è cieco.

AMICI. Molto. Anche se all'appello è un pò mancato Mr. Claudio T. con il quale però conto di avere un paio di randevù prima di tornare a Roma. Intanto smaltiamo i drinketti e le birrette raccimolati tra sagre varie, mare e Pordenone. Grazie amici, è sempre uno spettacolo!

BILIARDO. Poco e male. Oh non posso mica fare mille cose contemporaneamente. Però mi sono tesserato per il prossimo anno così da poter fare i tornei, che l'anno scorso mi sono veramente mancati. Torno, ehhh se torno.

STUDIO. Un vuoto colmo di pieno. Avrei potuto fare meglio, mettiamola così. Ho capito però che più che studiare bisogna darsi da fare (e ci stiamo attrezzando) e non si sa mai nelle vita, fai una cosa, ne fai un'altra, cambi nazione e magari ti ritrovi a governare la California. La vita, che puttana!

BICICLETTA. Più del previsto. Quasi 100 km alle spalle (dilazionati naturalmente) e sentirli tutti... No, in realtà me la sono proprio goduta, dopo la prima uscita con Marco e Christian pensavo di chiudere la carriera, in realtà nonostante le sortite in solitaria delle volte successive non ho mollato! Grande Ale! Della serie duri a morire.

CALCIO. Mi spiace ma ne devo parlare. Per me è come una bella donna, devo guardare. Come volevasi dimostrare la vecchia serie A è sempre un osso duro e ne lo Special One, ne Ibracadabra, ne Dignho hanno saputo regalare una soddisfazione al Ciack si gira. Mi rifarò al fantacalcio, Luca e Ferro avvisati: vi faccio un culo così.

Per ora può bastare, sono stato di parola, ho riaperto i battenti il primo di settembre.
 

Vacanze: sole, whisky e sei in pole position

 

Voglia di Cuba


Sarà che non corro più il rischio di cadere nella tentazione di fare la più squallida delle foto turistiche con Gregorio Fuentes, perchè qualche anno fa, a 104 anni ha deciso di non svegliarsi più, sarà la musica latino americana a tutto volume con cui vengo bombardato dai miei rumorosi vicini di casa, o sarà il fatto che anche quell'isola si avvia, se pur lentamente, inesorabilmente al cambiamento, ma mi è venuta una gran voglia di andare a Cuba.
Ho voglia di arrivare con la macchina fotografica e fare foto alle Dodge, Ford, Chrysler, Desoto americane anni 50 che colorano le vie de La Habana, di fumare un sigaro dicendo "questo si che è un sigaro" e fare la faccia da americano sensibile in vacanza.
Avrei voglia di vedere e capire quanti cubani pensano del Lider Maximo, quello che scrivono sui ciclostili clandestini che mi fa avere la mia vicina di casa, tanto per guardare un pò dentro il castrismo e far finta di averci trovato la mia verità.
Ho voglia di vedere i vecchi che giocano a domino nei tavolini in strada, fuori dalle case, il mare azzurro che ti fa bruciare gli occhi, i culi danzanti delle cubane che ti scuotono le viscere e cercano un possibile espatrio, la casa e la barca di Hemingway trasformati in museo, tutte cose che le foto non hanno saputo raccontarmi come volevo, o forse me le hanno raccontate troppo bene.

Intanto leggo una sdoganata di Raul, Yoani Sanchez che nel suo blog, Generacion Y, mi racconta segreti, retroscena, vita quotidiana di una Cuba che cambia e rimane uguale.
 

Il nonno saggio

Che mio nonno fosse il più saggio della famiglia per me non è mai stata una novità. Poco fa, a pranzo, discutevamo insieme a mia nonna sul valore della fedeltà tra marito e moglie o tra coppie in generale. Dopo le posizioni estremiste di mia nonna, del tipo "o fedeltà o castrazione dell'infedele", ecco le perle di pura saggezza con cui mio nonno ha voluto concludere la conversazione:

"Le corna sono come i denti, fanno male quando spuntano ma poi aiutano a vivere"

e per finire

"Se le campane suonassero ogni volta che marito e moglie si tradiscono saremmo tutti sordi".


 

Domenica bestiale

Prima o poi doveva succedere. Domenica al mare con gli amici. Costo dell'operazione 296 euro. Spese folli? No! Troppe birrette? No! Solo simpatica pattuglia di polizia comunale:
- 148 euro per eccesso di velocità (79km/h su limite 50) e meno 5 punti nella patente.
- 148 euro per revisione scaduta con relativo ritiro del libretto.
Quando si dice la fortuna.
A quel punto per non commettere uno sterminio sono tornato a casa, ho preso la macchina di mia madre e via al mare.
Partita di calcetto in spiaggia (con superba prestazione della coppia Antonioli-Bressan), pallavolo in acqua e mega torneo di bocce ( qui la prova superba è stata solo di Antonioli, mentre il Bressan vacillava sulla distanza).
Ci siamo poi concessi una cenetta al volo in una sagretta e via a casa a 30 km/h...non si sa mai!

Come canterebbe Lily Allen: "Polizia comunale is a friend of mine!"
 

Mille e una cose

Questa mattina avrei dovuto fare mille cose, invece no ho fatta solo una: mi sono girato dall'altra parte e vaffanculo.
Che bello però!
 

Lì.

Nel quasi silenzio,
nel letto nel buio, restare
ad ascoltare la quasi vita:
la città che riposa fuori,
gli assestamenti del letto,
del legno del suolo, dell'anima dentro.
Tutto tende a qualcosa,
tutto potrebbe.
Non si va oltre.
 

Svolta salutista

Con la partitina a poker di questa notte si conclude, almeno per un pò, la parentesi vacanza autolesionista di questo periodo estivo. Cercherò di dimenticare, almeno in buona parte, le birrette a e gli sprizzetti continui che in questo periodo sono stati una costante.
I buoni propositi li ho subito messi in pratica. Oggi pomeriggio ho inforcato la bicicletta e sono andato in centro. Nessun problema dato che in 7 minuti ero in Piazzetta Cavour, solo che per un attimo ho vacillato, affrontando la salita della Duomo di S.Marco infatti, mi è sembrato di scalare lo Zoncolan.

Poco male comunque, la gamba ora non c'è ma si farà e se non si farà potrò sempre chiedere al mio amico Riccò, che oggi ha confessato di aver assunto Cera ptima del Tour, qualche prezioso consiglio.

Caro Mr. Claudio T. ti aspetto al varco...a settembre gran classica della bassa Pordenone-Lignano, la mia preparazione è iniziata e la tua?
Naturalmente per tutti gli altri si raccolgono adesioni per gite domenicali.
 

John Rambo


Certo di tempo ne è passato dal primo Rambo, e dire che non si vede sarebbe una bugia, ma il buon vecchio Sly non delude mai.
Ho appena finito di vedere John Rambo, l'ultimo capitolo della saga, avevo tenuto a bada la tentazione, ma quando l'ho visto li in videoteca non sono stato proprio capace di resistere.
Mentre guardavo il film le uniche frasi che rimbalzavano per il cervello erano: "grande Johnny, grandissimo, ammazzali tutti" e "attento Johnny arrivano da dietro" e ancora "adesso ci pensa lui". Insomma un'ora e trenta di puro godimento nostalgico, in cui al posto dei soliti Viet-fottuti-Cong, c'erano i Bir-cattivissimi-Mani che cadevano sotto i colpi di nonno Rambo.
In tal proposito, al di la del fatto che vince naturalmente la guerra quasi da solo, e quello ci può stare perchè Johnny è sempre Johnny, l'unico dubbio è com'è possibile che ogni pallottola che spara è una ammazza elefanti? Ma in fondo Rambo è Rambo e chi sono io per permettermi di insinuare qualcosa?
La frase celebre naturalmente non manca: "vivere per niente o morire per qualcosa".

Mi sembra chiaro che andrò nei prossimi giorni ad affittare anche l'ultimo Rocky.
Scusa Silvester, che so frequenti il mio blog, se non sono corso al cinema a vedere le tue ultime fatiche, non succederà più.
 

Operazione Estate

Molti Amici

+

Molto Biliardo

+

Molto Mare

=

Molto alcohol
 

Concerto di Ligabue all'Olimpico


Ieri serata molto interessante. Concerto di Ligabue all'Olimpico. Non male direi, anche se non sono il suo primo fan, sentirlo cantare dal vivo e in quel contesto è stato davvero uno spettacolo, credo ci fossero almeno 60.000 persone che saltavano e cantavano.
Naturalmente foto e video di rito. Il video lo trovate qui sotto, le foto nella sezione dedicata in basso a destra nel blog, oppure QUI.

 

Luna piena e tramonti: cartoline romane


Entro in bagno, senza accendere le luci, ormai non ne ho più bisogno, anche questa è diventata casa, quando ci vivi la devi far diventare tale anche per forza. Vedo un fascio di luce intensa, bianca, che entra dalla piccola finestrella e va a tagliare a metà l'asciugamano appeso. Sarà il riflesso di qualche lampione della strada penso, ma poi vinco la pigrizia dell'una e trenta di notte e, con un ginocchio appoggiato sulla tavoletta del wc e il collo tirato, decido di guardare fuori. Sorpresa: è la luna piena.
Non che quella posizione mi abbia suggerito un particolare slancio romantico, ma mi rendo conto che era un pò che non la guardavo, per lo meno così bene. A dire il vero è da parecchio che non vedo un cielo stellato, o il sole tramontare dietro una linea piatta di terra, ed è da troppo che i miei orizzonti sbattono sui palazzi anziché sulle montagne che fanno la guardia da lontano alla terrazza di casa mia, quella vera, dove l'aria che respiro quando mi sveglio, fa da barometro al mio umore.
 

Riccò positivo all'Epo

Riccò è uno di quelli antipatici, di quelli che parla anche quando farebbe meglio a stare zitto, che ha poco più di vent'anni ma forse crede di essere un campione già arrivato. Arrivato in effetti lo è, ma al capolinea. Se in bicicletta infatti faceva dimenticare agli appassionati di ciclismo le sue esternazioni, e gli si perdonava tutto, ora non potrà più farlo, ora saranno solo le contro analisi il bancone d'appello, ma le speranze che si tratti di un errore sono proprio minime.
"Lo Spaccone" del ciclismo se ne va a testa bassa in gendarmeria, perchè nelle sue urine c'è traccia di Epo, in particolare di una sostanza dopante chiamata Cera che favorisce la produzione di globuli rossi, che in Australia è legale per la cura di patologie renali e per chi fa dialisi, mentre in Italia è ancora in fase di sperimentazione.
Il Cobra Riccò ha pensato di diventare davvero velenoso, per i tifosi, per lui e per il ciclismo.
 

Ronaldinho al Milan fino al 2011: schederemo anche lui


E' arrivato oggi a Milanello Ronaldinho travestito da Snoop Dogg o viceversa, non ho ben capito dalle immagini confuse di Repubblica.it, sicuro è che c'era una marea di tifosi e che la vendita degli abbonamenti per S. Siro ha avuto una bella impennata. Speriamo comunque che torni a fare il fenomeno come ai bei tempi di Barcellona, altrimenti qualcuno dovrà spiegarmi perchè non abbiamo speso un pochino di quei 22,5 milioni di euro per puntellare la difesa. Va bè staremo a vedere.

Poi mi chiedevo, visto che dal 2011 a tutti saranno prese le impronte digitali, schederemo anche lui o forse ci converrà prendergli una bella impronta dei denti?
Questa "ri-nuova" (perchè era già stata ventilata in passato) trovata delle impronte mi fa venire voglia di andarmene a vivere in un altro paese, magari in Romania travestito da Rom. Siamo sicuri che l'equazione: meno liberi = più sicuri, sia corretta?
 

Fine Sessione

Con oggi ho finito gli esami di questa sessione. E meno male perchè non ne potevo più.
Quindi diciamo quasi vacanza, quasi perchè manca ancora una settimana al ritorno in patria e ancora di più alle vacanze vere e proprie.
Insomma cari amici dovrete pazientare ancora un pochino per vedere la mia bella faccia dal vivo.
In questi giorni potrò quindi dedicarmi al cazzaggio su Messanger con il mio amico Mr. Claudio T. e al blog. Viva!
 

Ciao Gianfrà, eri nà forza!


La televisione è come la merda, bisogna farla ma non guardarla. Questa una delle celebri frasi di Gianfranco Funari che questa mattina, dopo "l'ultima sigaretta" ci ha lasciati.
Se ne va uno dei presentatori, populisti, popolari, più amati e discussi, che ha fatto dell'irruenza e della critica serrata i suoi cavalli di battaglia, finendo per questo più volte all'angolo, per poi tornare più irriverente di prima.
 

Un'afa soffocante

Un'afa strana, di quelle che ti svegli male perchè hai dormito peggio. Un'afa che ti fa venire voglia di non uscire a fare quell'esame, di prendere la macchina perchè chi guida i mezzi pubblici ha scelto proprio oggi per scioperare. Ma alla fine vai, esci e dici tanto dove vado c'è l'aria condizionata, invece finisci con altre dieci persone nell'unica stanza che non ce l'ha e ti senti morire perchè tu non sopporti il caldo. Naturalmente sei l'ultimo della lista e un paio di volte ti balena in testa l'idea di andartene, di ripresentarti a settembre con il fresco, o magari a novembre, insomma con una canottiera sudata perchè ti sei vestito troppo.
Poi tocca a te, prendi 30 e lode, il primo della tua carriera universitaria, probabilmente senza grossi meriti, come tutte le lodi che ti arrivano nella vita, allora tornando a casa, sotto il sole rovente della capitale, in mezzo al traffico e lo smog, dentro la tua auto nera senza aria condizionata, pensi che ne è valsa la pena, che hai fatto bene a non girarti dall'altra parte del letto, a non prendere tutto lo spazio disponibile lasciato libero da chi le giornate le vive tutte.
Ti fai una doccia, una doccia fresca, non gelida, ma fresca, divano e tv.
Accendo.
"E' Federica il corpo ritrovato senza vita, nudo, in un parco pubblico di Lloret de Mar".
Torni in te. Non è più fai ma faccio.
Era meglio stare a letto, avere un senso di colpa su cui rimuginare. Non prendere lodi ne caldo. Continuare a stare, stare e basta, coperto da un lenzuolo bianco, tra materasso e soffitto, aspettando qualcosa per toglierselo di dosso, per tornare alla vita, per uscire dal nascondiglio temporaneo che ti sei scelto.
Ma poi penso che la vita è fatta di lenzuola bianche e lenzuola nere, a me oggi sono toccate le bianche e non ho tatuaggi ne brillantini nei denti, solo ossa rotte e riaggiustate e cicatrici, anche in faccia, quindi anch'io sono unico.
Che fortuna.
 

Er Trebbia


Dopo le intime foto di Prodi, scovate dal team di Emilio Fede, durante tutto il passato governo, ecco arrivare finalmente una new entry, il ritratto di Antonio Di Pietro alias "Er Trebbia", mentre si dedica alla vita bucolica. Foto che campeggia nel video wall dell' Emilione nazionale per buona parte della puntata.
Non possiamo parlare certo di caduta di stile del Tg4, perchè una caduta prevede un'altezza di partenza, però possiamo parlare di una probabile contraddizione in termini. Mi spiego. Se dopo il presidente operaio, panettiere, muratore, imprenditore, cantante, compositore, sportivo e barzellettiere, vediamo spuntare l'oppositore agricolo, forse ci troviamo di fronte ad una lotta alla pari. Insomma, finalmente Silvio sembra aver trovato un avversario valido, uno degno, che si sporca le mani lavorando davvero, se pur poco in confronto all'avversario e con meno eleganza nel vestiario, pur sempre di fatica fisica si tratta.
Quindi la mia tesi è che, se i sorrisi alcolizzati o le facce goderecce davanti ad una coppa di gelato de "Er Mortadella", avevano in fondo, insieme alle manovre autolesioniste del governo stesso, contribuito a screditare il suo rappresentante per eccellenza, qui il fido Fede rischia di innescare un perverso meccanismo autolesionista, una sorta di boomerang fuori controllo che parte per decapitare e ritorna legittimando.

P.S. La foto in questione è proprio questa, se ci cliccate sopra e la ingrandite vedrete meglio che si tratta proprio di Antonio Di Pietro, oppure potete aspettare la prossima edizione del Tg4, dove la vedrete ingrandita e potrete apprezzarne ogni dettaglio.
 

Eppur si muove

Disse lo stitico.
 

Heroes

Salva la cheerleader, salva il mondo. Io non è che sia un gran appassionato di serie di fantascienza, in particolare se in tutte le puntate non si vede nemmeno una tetta. Però devo dire che alla prima serie di Heroes mi ero appassionato, se non altro mi ero deciso a capire l'intreccio narrativo.
Risultato: era meglio se la mia esperienza di fan di serie televisive si limitava a Nip and Tuck, li almeno una tetta a puntata era assicurata e la mia fedeltà non sarebbe stata ripagata con odiosi cambi di palinsesto, fino a relegare le ultime ed importantissime puntate in terza serata.
Ora italia 1 ci riprova, e ripropone la serie Heroes in seconda serata, forse credo, con l'intento di affezionare un pò di pubblico e proporci allo stesso orario, a settembre, la seconda serie.
Ma stavolta non mi fregano più: uccidi la cheerleader, salvati la seconda serata!
 

Come neve al sole

Cantava Pino Daniele. In realtà ci sentiamo più come carne sulla griglia. Come luganeghe in osmiza. Per cercare un pò di frescura dal caldo torrido e l'afa soffocante dell'urbe, ci siamo buttati sui lidi latini, in particolare a Fregene, tappa inflazionatissima ma pur sempre comoda.
Purtroppo non abbiamo calcolato bene i tempi d'esposizione, o meglio io non tanto, Dialma in modo pessimo, quindi ci ritroviamo chi più chi meno a non poter fare un passo senza sentire dolori in qualunque parte del corpo. Cosparsi di crema nivea e unguenti miracolosi all'aloe vera, ci spostiamo da un divano all'altro in cerca di un pò di pace.
Comunque almeno di buono c' è che ho fatto un paio di esami e siamo passati da meno 1000 a meno 1998, quindi proverò a continuare con questo trend positivo per cercare di laurearmi nei tempi previsti. Mi hanno anche firmato le carte per la tesi quindi damose da fà!

Festeggiamo la mia mania di grandezza con l'approdo di hofattotardi ad indirizzo univoco: www.alessandrobressan.com , i nostalgici del vecchio indirizzo saranno comunque reindirizzati automaticamente.
 

Just do it

Ecco un motivo in più per andare a trovare il mio amico Andrea a Parigi: battere lo sbruffoncello che vedete nel video qui sotto. Sappiamo tutti che le cose che fa lui, io le posso fare bendato!




P.S.

Il mio amico Mr. Claudio T. mi ha fatto notare che in Svizzera a me è andata bene...
...giudicate voi...

 

Non serve piangere sulle bistecche tagilate

Alla fine ha vinto chi in campo ha dato qualcosa in più. Non tanto ma poco in più si.
La Spagna passa il turno e don Aragones se la gode, pure troppo. I giornali esteri ci massacrano, come se ad uscire dal torneo fossero i peggiori giocatori di sempre che non meritano il titolo mondiale cucito sulla maglia. L'invidia è una brutta bestia.
La cosa incredibile è vedere nel programma Rai "Notti europee", gli sms della gente contro il ct Donadoni e contro Luca Toni. Certo alla fine la colpa qualcuno se la deve prendere, ma un simile accanimento pare senza dubbio esagerato e soprattutto frutto di una scarsa competenza globale di quello che è il gioco del calcio. Donadoni e Toni hanno le loro colpe, ma non sono i soli. Diciamo che in una nazionale Pirlo dipendente, per quel che riguarda gli spunti di gioco, se ti manca proprio il diretto interessato non vai lontano, e se a questo aggiungiamo che giochi il quarto di finale senza l'incontrista per eccellenza Gattuso, magari gli altri non possono dedicarsi a quello che sanno fare meglio. Se in più chi deve segnare non segna perchè oltre ai pochi palloni fruibili è pure sotto tono o è il caso di dire sotto Toni (mmm che battutossima) e per concludere il ct decide di non regalare nemmeno uno scampolo di partita a chi dovrebbe essere l'alternativa a quell'attaccante (Boriello), bè il gioco è fatto.
E comunque i rigori non sono una scusante. I mondiali li abbiamo vinti li, perchè li abbiamo calciati meglio, perchè abbiamo avuto oltre alla fortuna anche la freddezza.
E adesso basta, il mio sfogo da Bar Sport è finito, in bocca al lupo alla Russia che ha mostrato di saper giocare un gran bel e concreto calcio.
 

Che popolo fantastico


Che nazione meravigliosa, che gente splendida, che popolo civile. 100 anni avanti rispetto a noi! Hanno proprio tutto: la droga, le puttane e l'onestà! Viva l'Olanda e viva Van Basten!

E comunque bravi ragazzi che dopo 30 anni avete purgato i mai amati cugini!!!

Ora mi voglio sbizzarrire pure dando i voti, domani controllate con la Gazzetta:

Buffon: 8 Toglie da sotto il sette una palla praticamente imparabile, da fiducia a tutto il reparto difensivo, vero capitano. Spiderman.

Panucci: 6,5 Ci fa dimenticare l'orribile prestazione contro l'Olanda. E' quasi sempre sul pezzo, grintoso e sicuro. Redivivo.

Zambrotta: 6 Si dedica più alla difesa che all'attacco per non andare in affanno, attento. Forever young.

Chiellini: 7 Non è Cannavaro, ma da solidità al centro della difesa, fondamentale in diversi anticipi sugli avversari. Buona la prima!

Grosso: 6,5 Sempre generoso e attento, si propone ma non dimentica la fase difensiva, vera spina nel fianco per la fascia francese. Arzillo.

De Rossi: 7,5 Trova il goal in modo fortunoso con una sassata da fuori area, si danna per chiudere gli spazi a centrocampo, ad un certo punto si crede Kakà e semina il panico nella retroguardia avversaria. Maturo.

Gattuso: 6,5 Sempre generoso e mai domo, nonostante il cartellino giallo continua a mordere le caviglie degli avversari. Mastino.

Pirlo: 8 Tira un rigore che pesa come un macigno con una freddezza da vero campione, non ci pensa un secondo a farsi ammonire nonostante sia diffidato per bloccare un pericoloso contropiede avversario. Iceman.

Perrotta: 6 Spreca un occasione limpida, non capisce bene se deve più sacrificarsi o proporsi, comunque c'è e si vede. Generoso.

Cassano: 7 Gioca con maturità, senza strafare, gestisce intelligentemente la palla, offre un paio di assist con il contagiri ai compagni, poteva forse regalarci qualche spunto dei suoi. Ritrovato.

Toni: 6 Si danna ma sembra che la porta per lui sia stregata, colpisce nel finale una traversa e fallisce prima un paio di occasioni nitide per chiudere la partita. Ha il merito di procurarsi il rigore e di proteggere il pallone per far salire la squadra. Sfortunello.

Ambrosini: 6 Uno scampolo di partita per contenere gli ultimi assalti francesi, si fa trovare pronto, sarà lui a giocarsi una maglia da titolare con Aquilani contro la Spagna.

Camoranesi: s.v.

Aquilani: s.v.

Donadoni: 6,5 Dopo le prime due opache uscite sembra aver trovato un equilibrio tra i reparti, ora però a causa delle squalifiche dovrà ridisegnare il centrocampo. Le sostituzioni durante la partita non sembrano essere il suo forte. Apprendista stregone.
 

Forza ragazzi


Non dico passiamo il turno, perchè se alla SNAI danno favorita la Romania significa che è proprio dura, nel seno che sono rari i casi di beneficenza da parte di chi paga, ma almeno battiamo stì galletti maledetti.
Quindi forza azzurri, forza Toni, facce un gol!!!!
 

Harry fart


Quando da bambino passeggiavo per la darsena, tra le barche e sentivo rumori strani, mia madre mi tranquillizzava dicendomi: "sono i ricchi che scoreggiano".
Aveva proprio ragione. I reali in testa.
Ecco che i tabloid inglesi immortalano il principe Harry che duranre una parata militare si porta la mano al naso e inizia a ridere. L'unico divertito sembra il re che era stato smascherato per un peto in passato sempre durante la stessa parata. Naturalmente The Queen non l'ha presa proprio bene e i ben informati dicono che ha dato una bella strigliata al principino ribelle.
Insomma però se gli sfinteri reali cedono, e sempre in concomitanza dello stesso evento, probabilmente qualche responsabilità sarà da attribuire anche all'alto grado di lassatività della parata in questione, o no?
Con questo real-anal interrogativo vi invito a riflettere!
 

Non solo Gabro & Paolini

Pensavate che solo il disturbo delle foto altrui fosse solo un'esclusiva del Gabro o del suo celebre collega Paolini? Ebbene no!
Ecco pubblicati da Repubblica.it alcuni tra gli scatti più belli trovati in rete. QUI.
Insomma giudicate voi chi merita lo scettro di disturbatore per eccellenza, io continuo a votare il GABRO, non fosse altro per la costanza.

P.S. Qualche video girato a Berna

Il primo che sottolinea l'amore che non riesce a tramontare per i cugini francesi


Il secondo invece è un simpatico gioco con il pallone in centro a Berna



L'ultimo è un simpatico gruppo di olandesi che suona:
 

Aaaaaaaaaaa

Finalmente dopo mille peripezie e perdite di tempo, ieri è arrivato il tecnico telecom e mi ha attivato sta maledetta linea tiscali.
Quindi finalmente back online...

Ora devo solo perdere un giorno a formattare il pc, perchè non è il massimo che per accendersi impieghi dai 15 ai 20 minuti.

Per quanto riguarda l'Italia mi viene da citare Vasco: "senza parole".
Speriamo bene, ma la vedo duretta!!!!
 

Sconfitti ma non delusi


Dire che è andato tutto bene sarebbe una bugia. Diciamo che è mancata la vittoria. O meglio, è mancato l'evitare una sconfitta vergognosa.
Intanto vediamo se Panucci supera la notte, perchè con tutte quelle che gli ho augurato mi sembra alquanto difficile.

Comunque peccato. Lo stadio bellissimo e la visuale fantastica (grazie Mr. Claudio T. per essere più amico nostro che degli altri, anche noi ti amiamo nello stesso modo), e nessun problema tra tifosi, merito anche dei controlli all'ingresso dove mancava praticamente solo la perquisizione rettale.
In giro per la città il rapporto italaini-olandesi era di 1 a 100 a loro favore, ma non c'è stata alcuna tensione, anzi, come potete vedere dalla foto, io avevo trovato anche una che mi faceva il filo, solo che non me la sono sentita di impegnarmi...
La delegazione di hofattotardi si è resa conto in sostanza di quanto siano più civili all'estero e di quanto certi italiani, purtroppo, contribuiscano a farci fare una pessima figura in giro.
Consiglio a tutti, di partecipare almeno una volta ad un evento del genere, perchè si tratta di una vera e propria festa dello sport, dentro e fuori dallo stadio, dove il calcio è l'occasione per stare insieme e divertirsi per 20 giorni di seguito, dove non è importante chi tifi ma...quanto bevi!!!!!

Ripeto, peccato per la figuraccia in campo, ma non voglio star qui a parlare di come la penso, perchè sappiamo che siamo tutti ct durante le partite e tutti abbiamo le nostre ragioni.
Comunque ci siamo potuti consolare, almeno in parte, in un bagno di un bar, dove, come potete vedere dalla foto, abbiamo fatto il nostro gollonzo...

In basso a destra nel blog, nella apposita sezione ho caricato le foto più belle di questi due giorni svizzeri, per cui se le volete vedere le trovate li.
 

Road to Berna

Stiamo arrivando


 

L'abbraccio degli amici

L'abbraccio degli amici è una forte emicrania la mattina quando ti svegli per la luce che entra dalle tapparelle, un mancamento accompagnato da vertigine quando provi ad alzarti dal letto, la bocca impastata davanti allo specchio, la doppia dose di dentifricio per salvare il salvabile, le occhiaie profonde che ti solcano il viso e infine tua madre che ti guarda con disprezzo intuendo tutto e ti chiede "quanto hai bevuto ieri sera?", e tu candido "niente mamma è che devo aver preso freddo".
 

Aggiornare per esistere


Se questo principio è vero devo dire grazie ai miei fedelissimi che nonostante gli scarsi aggiornamenti di questi ultimi tempi, come direbbe Guido Meda, non "l'hanno data su".
Ora però la svolta, ho fissato l'appuntamento con il tecnico tiscali che il 13 mattina verrà ad attivarmi la linea, poi in una settimana dovrei ricevere il modem e via.
Comunque diciamo che almeno nei giorni che sarò a Roma senza internet avrò una scusa in più per studiare...

Aggiunto nei link il blog del Padribbo, per gli amici Zibbo, per le amiche...va bè quello non posso dirvelo.

Intanto Road to Berna con le mie nuove scarpine Superga comprate per l'occasione.

In ogni caso internet senza hofattotardi è come....ditemelo voi com'è internet senza hofattotardi.
 

Famiglia Ferroraro parte terza

Cari amici ma soprattutto care amiche, qui intenet non sà prorpio da fare, comincio ad irritarmi come quando fai un tuffo in mezzo alle meduse, non tanto per l'astinenza da siti a carattere osceno come penserete voi, quanto per il fatto di dover andare sempre a questo internet point che puzza di cane bagnato in via di decomposizione.
In più non posso fare gli aggiornamenti che vorrei perchè non riesco a programmarli e non posso mettermi qui a caricare video e foto, ecco perchè vi è andata bene e non vi dovrete assorbire il reportage del concerto di Jovanotti e del mio tour tra Perugia, Assisi e Spoleto.
Tra l'altro ho letto che Jovanotti è volato dal palco sfracellandosi al suolo nel concerto che ha fatto il giorno dopo quello che ho visto io, cazzo che peccato...non essere stato lì.

Intanto vi regalo la terza e non ultima puntata della sitcom romana del momento "Famiglia Ferroraro", unica puntata di cui non ho curato la regia ma devo dire veramente divertente, forse la più divertente...per un riepilogo delle puntate precedenti andate QUI e spulciate tra i video.
Per la regia di Alberto in arte Sberla (che da oggi sarà anche nei link del blog), ecco a voi "Famiglia Ferroraro parte terza".
Per i fan più accaniti presto saremo in DVD nelle peggiori edicole.

 

Pazientate gente

Dovete attendere ancora un pochino per gli aggiornamenti perchè Tiscali continua a non considerarmi. Domani mi presenterò da loro con lo stesso spirito con cui re Leonida combattè per respingere gli invasori. Intanto continuate a frequentare i soliti sitacci che conoscete....
Torno presto, tiscali permettendo...

Chili non ho guardato il nome che hai messo nel commento perchè immagino sarà sicuramente una maiala, non che non mi interessi capiamoci ma sono in un internet point di mussulmani convinti, non vorrei scatenar una guerra santa...quindi purtroppo anche per le maiale dovremo attendere...
 
 
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